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Storia della chiesa

Enviado por   •  5 de Noviembre de 2017  •  12.846 Palabras (52 Páginas)  •  398 Visitas

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Le prime comunità nei gran centri di comunicazione, nelle città. Nel mondo civilizzato, nell’ecumene. /Pax Romana aiuta alla diffusione.

Centro massimo di diffusione fu l’Oriente (Plinio il Giovane, Epistola 96) BITINIA.

(I romani erano tolleranti con i religione)

(L’Ebrei; religione licita che non poteva prestare culto agli dei pagani / Cristianesimo face lo stesso ma non era una religione licita tuttavia)

Dopo dall’Asia minore e dalla Siria il cristianesimo si propagò nella Mesopotamia. (Re Abgar di Edessa si converte al cristianesimo) Alessandria nell’Egitto.

Occidente ROMA era il maggior centro ecclesiastico. Gallia, Germania. Fuori dei confini dell’Impero Tigri, l’Armenia. (Tommaso sicuramente non è arrivato l’India)

L’Oriente diventa più evangelizzato che l’occidente fino al secolo Terzo.

Crisi interna divisioni ed eresie

1) eresie giudeo cristiane.

Gruppi che hanno difficoltà in accettare la divinità di Gesù. (ebioniti, nazarei, el kasaiti)

2) Sistemi gnostici

Prodotto del sincretismo e risalgono a tempi precristiani. (Nag Hammadi, 1945, Egitto)

Dottrina; La vera conoscenza (gnosis) era acquisita misticamente grazie a una determinata prassi religiosa. Rivelazioni segrete, sapere occulto, agli iniziati. Separazione della materia e ritorno alla pienezza della luce (pleroma) del sommo Dio. Evangeli apocrifi, divisione fra, materiali (ilici), psichici (cristiani) e pneumatici (gnosticos).

Rappresentanti; Satornilo ad Antioquia, Basilide ad Alessandria, Valentino a Roma.

3) Manicheismo

Mani. Rigoroso dualismo e processo cosmico lotta perenne tra luce e tenebre, principi di bene e male, spirito e materia. Disprezzo della materia.

4) Marcionismo

Marcione. Rifiuta l’Antico Testamento e insegna un rigido dualismo, rigorismo etico, ostilità verso il corpo.

5) Gli encratiti

Astinenti (enkrateia) autodominio. Erano ortodossi, ma, per evidente influenza di Marcione e il loro rigore ascetico pretendevano la totale astinenza dei piaceri della carne e del vino anche del matrimonio.

6) Montanismo

Montano. Rimproverava alla chiesa di essersi troppo mondanizzata, comincia una severa riforma morale e ascetica. Presentarsi volontariamente al martirio, diceva aver ricevuto rivelazioni particolari. (Chiliasmo) Tertuliano.

Significato delle eresie e delle divisioni

Joseph Lortz: “che l’errore e la colpa possono racchiudere benissimo un profondo significato nel piano di salvezza di Dio”. Ricerca personale e particolarmente fervente della genuina verità di salvezza.

Girolamo: “Nessuno, che sia privo di spirito ardente e non possegga quei doni naturali che sono stati creati dall’artista supremo, può creare a un’eresia”.

Agostino: “Non crediate, fratelli, che le eresie possano nascere da un qualsiasi spirito. Soltanto uomini grandi hanno prodotto eresie”.

Persecuzioni dei cristiani nell’Impero Romano

1) Motivi delle persecuzioni

L’impero romano era uno stato basato sul diritto. Tertulliano parla di un institutum neronianum (ma non si sa si è vero)

Plinio: “si diceva che i cristiani dovevano essere puniti in quanto cristiani (propter nomen ipsum) per il stesso nome.

Adriano. Decio, emanò delle leggi che dettero una base giuridica a procedimenti contro i cristiani.

Fonti cristiane:

a) Autentici Atti di Martiri b) Passiones o Martyria c) Leggende.

Appare sorprendente il silenzio dei pagani. Celso.

Accusazioni contro i cristiani.

Il rifiuto di partecipare al culto statale pagano, fece apparire i cristiani come atei, nemici dello stato, al Kyrios Kaisar essi contrapponevano il Kyrios Christus. Considerati avversari dell’impero.

Il cristianesimo invece contro il giudaismo per sua natura era universale e sopranazionale.

I cristiani riconoscevano lo stato come forza d’ordine, osservavano con precisione meticolosa le sue leggi, pregavano per l’imperatore, ma non l’imperatore in quanto divinità.

La vita ritirata suscitò il sospetto e acuì la smania di diffamazione. (atti cultuali delittuosi, convegni segreti, banchetti tiestei (teofagos) gustavano carne umana, atti di lussuria incestuosa (fratelli, sorelle), si attribuirono al rifiuto dei cristiani di sacrificare agli dei l’accadere di catastrofi naturali, le avversità pubbliche, la calamità e le sconfitte militari. Odio verso il genere umano (odium humani generis)

2) Lo svolgimento delle persecuzioni

Primo periodo (fino all’anno 100 circa)

Ignorato dallo stato, considerato come una setta ebraica e godette della stessa toleranza riservata alla religione ebraica. (religio licita)

Nerone (54-68) azione violenta e terribile. Tra le vittime furono anche gli apostoli Pietro e Paolo. Si limitò solo alla città, priva de qualsiasi fondamento giuridico. I cristiani fossero bollati definitivamente con l’accusa di odium humani generis.

Secondo Periodo (100-250)

Il cristianesimo era ormai considerata una religione autonoma, ma fu perseguitate come religio ilicita, nemica dello stato e della società umana. Plinio e Traiano.

Il fatti stesso di essere cristiani era passibile di pena e non occorreva che gli imputati fossero accusati di un altro delitto. Solo le denunce anonime dovevano essere rifiutate.

Adriano, Antonio Pio, Marco Aurelio ( l’ostilità contro i cristiani aumentò considerevolmente), Commodo, fra i suoi governi furono

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